I programmi sono quelle particolari raccolte di file che fanno utilizzare un computer. Spesso si crede che ne esistano solo a pagamento, idea quanto mai sbagliata. Ci sono tantissimi programmi per così dire gratuiti, preferisco chiamarli liberi, free appunto.
Questi programmi si possono dividere in due parti ancora, i free proprietari, che sono quelli che benché siano scaricabili gratuitamente non si possono modificare, vedi Acrobat Reader di Adobe, e quelli che si possono modificare e che sono completamente liberi. Ovviamente tutti i programmi sottostanno a delle licenze d'uso, questi ultimi quasi tutti hanno una licenza GPL, che ne caratterizzano la denominazione di software libero.
Per modifiche si intendono miglioramenti nella programmazione che possono meglio adattarsi alle proprie esigenze, senza snaturare il prodotto, rimanendo sempre programmi liberi fruibili da tutti.
Questa è una cosa bella se si pensa anche a quanta gente ci lavora su questi programmi, basti pensare a programmi che hanno problemi (buchi) e si bloccano o permettono l'ingresso di agenti esterni (vulnerabilità), la comunità open source lavora e in poco tempo ripara il problema, lanciando in rete la soluzione. I programmi propreitari invece hanno delle equipe limitate e molto spesso non riescono a riparare il problema prima di una nuova versione del programma, alle volte anzi i problemi si trascinano per anni senza che ci siano soluzioni.
Oggi, grazie al lavoro di tanti gruppi nel mondo quasi ogni programma proprietario ha il suo corrispettivo libero, basta solo cercare in rete.
Questi programmi si possono dividere in due parti ancora, i free proprietari, che sono quelli che benché siano scaricabili gratuitamente non si possono modificare, vedi Acrobat Reader di Adobe, e quelli che si possono modificare e che sono completamente liberi. Ovviamente tutti i programmi sottostanno a delle licenze d'uso, questi ultimi quasi tutti hanno una licenza GPL, che ne caratterizzano la denominazione di software libero.
Per modifiche si intendono miglioramenti nella programmazione che possono meglio adattarsi alle proprie esigenze, senza snaturare il prodotto, rimanendo sempre programmi liberi fruibili da tutti.
Questa è una cosa bella se si pensa anche a quanta gente ci lavora su questi programmi, basti pensare a programmi che hanno problemi (buchi) e si bloccano o permettono l'ingresso di agenti esterni (vulnerabilità), la comunità open source lavora e in poco tempo ripara il problema, lanciando in rete la soluzione. I programmi propreitari invece hanno delle equipe limitate e molto spesso non riescono a riparare il problema prima di una nuova versione del programma, alle volte anzi i problemi si trascinano per anni senza che ci siano soluzioni.
Oggi, grazie al lavoro di tanti gruppi nel mondo quasi ogni programma proprietario ha il suo corrispettivo libero, basta solo cercare in rete.
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