Seagate, da sempre scettica sul mercato dei dischi basati su SDD, si arrende e lancia il primo disco basato su memorie allo stato solido. Il mercato di riferimento è quello dei server e delle imprese. Per ora.
Anche Seagate si arrende al mercato dei dischi Flash. Dopo avere combattuto fieramente il trend del mercato che punta verso il settore dei supporti di memorizzazione allo stato solido, la società americana ha annunciato oggi il lancio del suo primo disco SSD.
Seagate Pulsar si rivolge all'ambito delle imprese, in particolare al settore dei server blade e a tutte le applicazioni server. Per questo il Pulsar usa una tecnologia SLC (single level cell) con capacità fino a 200 GB e fattore di forma da 2,5 pollici. L'interfaccia SATA, accanto alla tecnologia flash, porta ad un performance di picco a 30000 IOPS in lettura e a 25000 IOPS in scrittura con 240MB/s in lettura sequenziale e 200 MB/S in scrittura; la mancanza di parti in movimento consente un AFR (anualized failure rate) dello 0,44%, il che permette di estendere la garanzia a 5 anni.
Il lancio del Pulsar viene accompagnato da dichiarazioni Seagate inusualmente positive nei confronti della tecnologia SDD. La società che in passato aveva definito in maniera molto scettica le prospettive di crescita del settore, ora si dice, per iniziativa di Dave Mosley, Seagate executive vice president, Sales, Marketing, and Product Line Management, "ottimistica sulle opportunità offerte dal mercato SDD nelle imprese. Il nostro obbiettivo - continua Mosley - è quello di fornire ai clienti il dispositivo di archiviazione di cui hanno bisogno, indipendentemente dalle tecnologie usate". Seagate cita esplicitamente nel suo comunicato una ricerca di Gartner secondo cui le unità SDD nel settore delle imprese raddoppieranno nel corso del 2010 raggiungendo un fatturato di 1 miliardo di dollari.
Anche se per ora il target è dichiaratamente ristretto al mercato dei server e delle macchine ad alte prestazioni che caratterizzano le imprese, ci sono pochi dubbi sul fatto che quando i prezzi e l'avanzamento della tecnologia renderanno gli SDD competitivi con i dischi basati su piatto magnetico, anche Seagate sarà della partita.
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